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mercoledì 17 ottobre 2012

Fine del rapporto medico paziente, fine del SSN

Purtroppo sono stato profetico nell' avvertire di quanto stava per accadere :

 guardate i miei post precedenti sulla riforma :

Più ombre che luci 

Decreto Balduzzi : casa c'è dietro

Nozze con i fichi secchi

Addio al medico di famiglia ? 


Gli ambulatori dei medici di base e dei pediatri, probabilmente andranno incontro ad una chiusura e saranno sostituiti, almeno sulla carta, da strutture poliambulatoriali ove , a turno gireranno i vari medici di base, pediatri, medici di guardia medica, etc ed alle quali i cittadini dovrebbero far riferimento invece che rivolgersi al Pronto Soccorso che verrà , per carenza di risorse,  depotenziato.

Avrete nostalgia degli ambulatori dei vostri medici ?


Cosa si può fare ?  CLICCATE QUI


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La questione di fiducia posta dal Governo Monti sul Dl Balduzzi "rappresenta l'ennesimo schiaffo al Parlamento e ai cittadini italiani, che si ritroveranno una riforma sanitaria senza capo né coda.



Una riforma che non tutela la loro salute e quanto meno un Ssn già alla deriva, che presto riceverà il colpo di grazia dalla Legge Stabilità". Lo dichiara Antonio Palagiano, medico e capogruppo Idv in Commissione Affari sociali e presidente della Commissione d'inchiesta errori e disavanzi sanitari.

Una riforma senza fondi - conclude Palagiano - inutile e, sotto alcuni aspetti, persino dannosa per il nostro Paese". 


Il relatore onorevole Barani PDL, difensore di Lusi  ( l'ex tesoriere della Margherita accusato di associazione per delinquere finalizzata all' appropriazione indebita di circa 25 milioni di euro) e che da sindaco di Aulla (Massa Carrara) intitolò una piazza ai 'martiri di tangentopoli' ha affermato :

  Si tratta di un profondo ridimensionamento dell'offerta assistenziale di tipo ospedaliero e più in generale, a causa della contrazione delle risorse destinate al sistema sanitario nazionale

parla poi della riorganizzazione delle cure primarie ( medicina extraospedaliera ) affermando :
 
" con queste riorganizzazioni noi crediamo di aver portato avanti una rivoluzione copernicana nella sanità, nel senso che non vi è più un rapporto paziente-medico, ma un rapporto paziente-stutture multidisciplinari, aggregazioni.

Si tratta di strutture di aggregazione dove si possono trovare risposte in ogni momento (diurno, festivo e prefestivo) e fare da filtro ai pronto soccorso e agli intasamenti degli ospedali.





Snami, riforma mina Ssn, 10 domande a Balduzzi 
 
Roma, 17 ott. (Adnkronos Salute) - Dieci domande al ministro Balduzzi. Sono contenuti in questi interrogativi, rivolti direttamente al titolare della Salute, tutte le perplessità dello Snami sulla riforma dell'assistenza territoriale prevista nel decreto sulla sanità, ormai in dirittura d'arrivo alla Camera. Una riforma che, afferma il secondo sindacato dei medici di medicina generale per numero di iscritti, "mina il modello universale e solidale che è il fiore all'occhiello della sanità italiana". La sigla annuncia battaglia. Le critiche al provvedimento, le forme di lotta, che potrebbero arrivare anche al referendum abrogrativo, e le proposte alternative saranno discusse durante il congresso del sindacato, a Tivoli da oggi al 21 ottobre.

"Le domande saranno a disposizione sul nostro sito - spiega il presidente nazionale dello Snami, Angelo Testa - ma vorremmo che anche i nostri studi diventassero delle 'piazze'. Utilizzeremo le sale d'aspetto per comunicare direttamente con gli assistiti: cartelli sulla prevenzione delle malattie e stili di vita, ma anche informazione puntuale sui meccanismi che il sistema sta ponendo in essere per scippargli l'assistenza sanitaria".

"E' diventata davvero delicata la situazione del nostro sistema sanitario nazionale", sottolinea Testa, annunciando i tanti temi al centro del congresso: "affronteremo le prescrizioni dei farmaci in riferimento ai quali il decreto sulla 'spending review' mortifica la figura del medico e propone l'indirizzo-imposizione statalista di cosa prescrivere, e ci occuperemo della digitalizzazione della sanità. Siamo favorevoli al provvedimento, ma non possiamo e non dobbiamo tacere sull'imbroglio che si cela per medici e pazienti: il sistema è sottodimensionato e non è pronto, con sistemi che si imballano, ore rubate alla clinica e sale d'aspetto con tempi biblici di attesa per i pazienti".

Se non si interviene adesso, è l'appello conclusivo, "il nostro sistema sanitario, uno dei migliori al mondo, sarà vittima dei maghi del business che delegittimandolo ogni giorno creano le voragini per l'assalto alla diligenza da parte delle assicurazioni sanitarie e sistemi alternativi al modello di assistenza universale e solidale".

Ecco le dieci domande dello Snami al ministro Balduzzi:

1) Ricorda che, in base alle indagini statistiche, il medico di famiglia risulta essere la figura sanitaria più gradita ai cittadini?
2) Educhiamo insieme i cittadini a un uso corretto delle strutture sanitarie ?
3) Non pensa che dilatando la domanda di salute aumentino inevitabilmente i costi?
4) Perché non far viaggiare i dati sanitari e non i pazienti ?
5) Non è meglio mettere in rete i medici piuttosto che aggregarli forzatamente contro la loro volontà?
6) Sa che chi oggi plaude alla sua riforma rappresenta una minoranza e che i sondaggi indicano forti perplessità nel 90% dei medici?
7) Perché non sentire i pazienti su quale assistenza medica territoriale gradiscono di più?
8) E' conscio che con la sua riforma spariranno gli ambulatori medici da tanti piccoli Paesi?
9) Lei parla di team tra medici di medicina generale e specialisti sul territorio 24 h su 24. Chi paga le inevitabili prestazioni in più che verranno richieste?
10) E' certezza che la maggior parte dei medici andrà in pensione entro i prossimi 10 anni con il conseguente arrivo di camici bianchi stranieri. Allora perché non favorire l'accesso alla facoltà di Medicina aumentando il numero dei posti disponibili?


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