La situazione più comune, e meno preoccupante, è il vomito
occasionale acuto, che si verifica improvvisamente e spesso compare in
occasione di una malattia infettiva (ad esempio influenza, otite,
faringite, gastroenterite).
In questi casi, il vomito si risolve
spontaneamente quando l'infezione guarisce.
Se il bambino lo gradisce
può mangiare, meglio se cibi semi-liquidi e non caldi, in piccole
quantità. È altresì importante cercare, senza forzarlo, di farlo bere,
anche poco, ma spesso.
Se il vomito non crea disagi notevoli nel
bambino, non è necessario ricorrere all'uso di farmaci.
Quando l'organismo, in carenza di zuccheri, brucia i grassi di deposito produce un eccesso di scorie che vengono eliminate attraverso il respiro (da cui l'odore che si avverte nell'alito del bambino) e attraverso le urine (dove è possibile evidenziarle con appositi stick) e attraverso il vomito.
Si associa spesso mal di testa, mal di pancia e febbre, che
talora ne è la causa principale.
Questo fenomeno si verifica, oltre che durante una malattia febbrile acuta, anche in altre situazioni come un digiuno
protratto, uno sforzo fisico
prolungato, una gastroenterite, un'eccessiva assunzione di cibi troppi
grassi, quali cioccolata, arrosti, patatine o altre fritture .... ma può comparire, in alcuni bambini predisposti, anche senza una
causa evidente.
Solitamente è più frequente bambini più piccoli, tra i 2 e i 4
anni, ma ve vanno soggetti anche bambini più grandi pur se con frequenza
inferiore mano a mano che crescono. L'origine di questo disturbo non è
completamente nota.
Il trattamento più appropriato consiste nel
ripristinare le riserve di zuccheri dell'organismo facendo bere al
bambino molto spesso, a piccoli sorsi, liquidi che contengano zucchero e
sali (es. camomilla zuccherata o con miele, bibite
dolci degassificate, lasciandole aperte per alcune ore o agitandole
energicamente, o utilizzando i famosi composti ad azione antiacidosica p.es. Biochetasi o Chetonex, più costosi dell'acqua e zucchero e non più efficaci), e facendolo mangiare ad intervalli di tempo ravvicinati evitando cibi grassi ( latte, formaggi, burro, carni grasse, fritti, cioccolato e insaccati) ,
privilegiando invece pane, pasta, patate, riso, pesce, legumi e carni
bianche.
Se il vomito
invece segue, anche a distanza di ore, un trauma cranico dovuto a un colpo
violento alla testa, oppure è frequente e interessa un lattante, è necessaria un'attenta valutazione da parte del pediatra o del medico di Pronto Soccorso.
Nei bambini grandicelli a volte il vomito può essere legato a situazioni di ansia e di tensione esistenti in famiglia o a scuola, che andranno verificate.
Nel lattante va distinto dal vomito il rigurgito che consiste
nell'emissione dalla bocca di piccole quantità di latte, senza alcuno
sforzo.
Questa condizione è stata oggetto di un post precedente ( vedi ).
Di solito si manifesta dopo la poppata e può essere sufficiente, per evitarlo o ridurlo, seguire alcuni accorgimenti pratici, quali: controllare che il foro della tettarella non sia troppo grande per evitare una eccessiva assunzione di aria; fare in modo che la poppata non sia troppo rapida; tenere il bambino in braccio, in posizione verticale, per 20-30 minuti. E' consigliabile inoltre coricare il bambino su un fianco, per impedire che il materiale eventualmente rigurgitato possa invadere le prime vie respiratorie
Di solito si manifesta dopo la poppata e può essere sufficiente, per evitarlo o ridurlo, seguire alcuni accorgimenti pratici, quali: controllare che il foro della tettarella non sia troppo grande per evitare una eccessiva assunzione di aria; fare in modo che la poppata non sia troppo rapida; tenere il bambino in braccio, in posizione verticale, per 20-30 minuti. E' consigliabile inoltre coricare il bambino su un fianco, per impedire che il materiale eventualmente rigurgitato possa invadere le prime vie respiratorie
Solo in alcuni casi di vomito particolarmente insistente può rendersi necessario, dietro consiglio medico, il ricorso all'impiego di un farmaco (es. domperidone sotto forma di supposte che dal luglio 2014 non è però più disponibile).
Se il vomito si accompagna a diarrea o se è molto frequente può
provocare disidratazione e quindi (in questo caso) è consigliabile
l'utilizzo delle soluzioni reidratanti acquistabili in farmacia.
I farmaci contro il vomito (antiemetici ) sono largamente richiesti dalle mamme e prescritti dai pediatri, ma sono necessari solo in pochi, selezionati casi.
Le reazioni avverse a farmaci antiemetici nei bambini, in particolare a domperidone e metoclopramide sono piuttosto frequenti, ed a volte anche gravi .
AIUTATE IL VOSTRO PEDIATRA A RIDURRE L'USO DEI FARMACI NEL BAMBINO !!
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