Un interessante articolo è recentemente comparso sul Magazine della Società Italiana di Pediatria riguardo alla problematica, particolarmente grave per i bambini, dei cosiddetti "INTERFERENTI ENDOCRINI", sostanze in grado di alterare il sistema endocrino, influenzando lo sviluppo, la crescita, la riproduzione e il comportamento sia nell’uomo che nelle specie animali.
Si tratta di un ampio ed eterogeneo gruppo di sostanze tra i quali figurano contaminanti ambientali persistenti, composti utilizzati in prodotti industriali e di consumo nonché composti naturali come i fitoestrogeni.
Tra le sostanze che possono alterare il sistema endocrino ci sono molte sostanze chimiche di sintesi concepite per usi industriali, agricoli (ad es. prodotti fitosanitari) e per taluni beni di consumo (ad es. additivi per materiale plastico) nonché sostanze chimiche (contaminanti) derivanti dai processi industriali (ad es. diossine).
Nell’uomo gli Interferenti Endocrini possono giocare un ruolo rilevante in alcune patologie quali malformazioni congenite dei neonati, sviluppo di tumori endocrini (tiroide, ovaio), ritardo nello sviluppo sessuale e alterazione del sistema immunitario e quindi possono influenzare sviluppo, crescita, riproduzione e in taluni casi anche il comportamento.
Gli Interferenti Endocrini possono essere presenti in prodotti di uso comune come cosmetici, giocattoli, mobili, prodotti per la casa, alimenti confezionati (CLIK qui per approfondire)
Difendere in particolare i bambini, dai possibili rischi causati da un’esposizione prolungata agli interferenti endocrini è l’obiettivo del vademecum elaborato dagli esperti del progetto Previeni
promosso dal Ministero dell’Ambiente in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità.
Sotto accusa oltre ad alcuni pesticidi, il ben noto bisfenolo A (che non si trova più nei biberon ma è ancora presente in alcuni contenitori alimentari ), i perfluorati PFOS e PFOA sostanze ampiamente entrate nella catena alimentare ed usate nelle applicazioni industriali e nei beni di consumo, tra cui i rivestimenti idrorepellenti e antimacchia per tessuti e tappeti, rivestimenti resistenti all’olio per prodotti di carta per uso alimentare, le schiume antincendio, le vernici per pavimenti, insetticidi, padelle con rivestimento antiaderente, vernici per pavimenti, schiume ritardanti di fiamma presenti in alcuni materassi e sedili per auto.
Interferenti endocrini, infine, sono presenti in alcuni ftalati come il DEHP, un plastificante usato in bottiglie usa e getta, pellicole per alimenti, vassoi, cancelleria.
L’Unione Europea, attraverso il Regolamento Reach, ha promosso un programma di regolamentazione e restrizione dell’impiego di interferenti endocrini: alcuni sono già vietati per legge, per altri i livelli sono in quantità regolamentata per legge, tuttavia le normative si stanno evolvendo con lo sviluppo delle conoscenze scientifiche.
In attesa delle evoluzioni legislative ai cittadini non resta che adottare nella vita quotidiana comportamenti responsabili per sé e per i propri figli, come quelli indicati dal progetto “Previeni”.
Decalogo per il cittadino. Conosci, riduci, previeni. Gli interferenti endocrini ----> SCARICA IL VADEMECUM
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