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giovedì 27 dicembre 2012

Grassi Idrogenati: se li conosci li eviti

Segnalo un interessante articolo che spiega bene perchè è necessario imparare a leggere le etichette e non acquistare assolutamente prodotti che contengano GRASSI IDROGENATI, veri e propri veleni, causa di molteplici danni soprattutto nei bambini :

L’idrogenazione,  è un processo chimico che trasforma un olio liquido, in un grasso solido.

L'industria alimentare del Junk Food ( cibo spazzatura) sa benissimo che a partire da oli vegetali molto economici (non certo olio di oliva...)  si possono proficuamente ricavare surrogati del burro e strutto, che sono decisamente più cari.

  • Sono più economici dei grassi tradizionali, come il burro e lo strutto. Si possono produrre utilizzando oli anche scadenti o già rancidi.  

  • Migliorano l'estetica dei prodotti da forno e da pasticceria : viene eliminato l’effetto “unto” e i prodotti hanno una forma più definita. 

  • Hanno un’ottima conservabilità e stabilità, superiori anche a quelle dei grassi saturi. Un prodotto commerciale, come un biscotto o una merendina, può avere una lunga data di scadenza e può essere tranquillamente trasportato in giro per il mondo senza che si deperisca facilmente. 

  • Molti oli per la frittura sono parzialmente idrogenati, quindi la frittura di pesce e le patatine fritte avranno un aspetto più “asciutto”. 

  • Non sono però assolutamente salutari !
    ( originale nel sito  http://www.dottorperuginibilli.it/index.php/alimentazione/3




    Sono soprattutto le nuove generazioni, che consumano molti cibi processati dall’industria alimentare, che spesso contengono grassi trans, le più esposte a questo subdolo avvelenamento. 
    Vediamo, in sintesi, quali sono gli effetti negativi dovuti al consumo dei grassi parzialmente idrogenati osservati sull’uomo e sugli animali (1,2): 

  • Alterano la funzione cellulare e condizionano il funzionamento di molti enzimi, come nel caso della delta-6 desaturasi che è necessaria per la conversione di entrambi gli omega 6 e omega 3 nelle forme allungate (EPA e DHA). Questo peggiora gli effetti da carenza d’acidi grassi essenziali. 

  • Causano una riduzione, dose-dipendente, della acuità visiva nei bambini che sono allattati con latte materno ricco di acidi trans. L’effeto si protrae per i primi 14 mesi di vita. 

  • Abbassano il colesterolo buono, l’ HDL. 

  • Aumentano i livelli sierici di LDL. 

  • Aumentano la lipoproteina aterogenica Lp(a)  nell’uomo, mentre i grassi saturi la abbassano. 

  • Aumentano i livelli del colesterolo totale del 20-30%. 

  • Riducono la quantità di grasso nel latte nelle femmine che allattano in tutte le specie, incluso l’uomo, con grave danno al lattante. I grassi infatti servono soprattutto per lo sviluppo del sistema nervoso. Inoltre, il poppante che non riceve adeguate quantità di grasso con il latte materno non si sente sazio e quindi continuare a piangere. 

  • Nell’uomo, attraversano la barriera placentare e raggiungono il feto, con possibili effetti sulla crescita. Possono così provocare nascite sotto peso

  • Nei topi giovani riducono la crescita del 20-25%. 

  • Nell’uomo, aumentano i livelli d’insulina, dopo carico da glucosio, con aumento del rischio di diabete. 

  • Riducono la risposta dei globuli rossi all’insulina, creando effetti indesiderati nei diabetici. 

  • Influenzano la risposta immune, abbassando l’efficienza delle cellule B e aumentando la proliferazione dei linfociti T. 

  • Aumentano i livelli di testosterone, che negli animali maschi causa un più facilmente uno sperma anomalo e nelle femmine interferisce nella gestazione. In particolare nei ratti danneggiano i testicoli e causano sterilità

  • Causano alterazioni nell’attività  dell’importante sistema enzimatico che metabolizza le sostanze cancerogene chimiche e le medicine (citocromo P-488/450). 

  • Alterano le proprietà fisiologiche delle membrane cellulari, compromettendo i processi di trasporto e di fluidità. 

  • Causano alterazioni nelle dimensioni e nel numero delle cellule adipose e nella composizione degli acidi grassi. 

  • Aumentano la carenza di acidi grassi essenziali. 

  • Scatenano attacchi di asma nei bambini

  • Potenziano la formazione di radicali liberi. 

  • Un resoconto della Comunità Europea riporta che le donne con tumore alla mammella hanno più alti livelli di acidi grassi trans nei loro tessuti rispetto alle altre. Questo dato suggerisce, ma non dimostra, che questi acidi grassi possano avere un qualche ruolo nel rischio di tumore mammario. 

  • Il consumo di grassi idrogenati è stato associato ad altre malattie degenerative, come il cancro, la sclerosi multipla, la diverticolite e le complicazioni del diabete. 

  • Per quanto riguarda il rischio cardiovascolare, due famosi precursori delle ricerche sugli effetti negativi dei grassi idrogenati, i dottori Fred Kummerov e George Mann (1) hanno affermato “….. gli acidi grassi trans non hanno nessun effetto benefico sulla salute e una notevole mole di dati suggerisce che contribuiscono decisamente al rischio cardiovascolare…”. 



  • La margarina ed i Grassi Idrogenati sono un non-cibo. Non vanno consumati in nessuna forma e non c'è nessun motivo di preferirli al burro o ad altri grassi animali. 




    Nel nostro Paese non è obbligatorio segnalare la presenza di acidi grassi idrogenati. Pertanto nelle confezioni, non troviamo scritto “grassi idrogenati” o “parzialmente idrogenati”, ma più spesso troviamo solo la vaga dicitura “grassi o oli vegetali”, oppure “margarina” o “margarina vegetale”. Ci sono buone possibilità che questi non meglio specificati “oli o grassi vegetali” non siano proprio di qualità superiore e che una parte sia idrogenata. 

    Prestate attenzione nell'acquisto di cibi confezionati, in particolar modo quelli da forno, come grissini, biscotti, torte, crackers, merendine e pane per sandwich

    Tutti coloro che hanno a cuore la propria salute e quella dei propri famigliari non possono fare a meno di controllare PRIMA dell'acquisto la Qualità dell'alimento, in modo da "nuocere" il meno possibile alla salute della nostra specie ed a quella del Pianeta.

    Nella alimentazione di tutti i giorni si dovrebbe sempre rispettare quanto efficacemente espresso nella cosiddetta PIRAMIDE ALIMENTARE :




    Il problema è molto serio per gli alimenti di larga distribuzione, ma anche certi prodotti artigianali, per esempio, gelaterie, pasticcerie e fornai, ormai fanno ampio uso di margarina per la preparazione di gelati, torte, pasticcini e biscotti. Non si è mai certi di che tipo di margarina si tratti e di quanti grassi idrogenati contenga.

    Quindi, preferite decisamente i prodotti preparati col burro, l'olio extravergine o lo strutto, e se potete preparate voi stesse i dolci per i vostri bambini  ! 








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