Io, come medico convenzionato, faccio presente ai miei pazienti della opportunità, e dell'obbligatorietà (di quelle contro difterite, poliomelite, tetano ed epatite virale B) delle vaccinazioni.
Informo della difficile reperibilità dei vaccini singoli obbligatori.
Sebbene non tutte siano gratuite, sottolineo il fatto che le società scientifiche di riferimento hanno formulato il calendario vaccinale sotto riportato, ed a quello consiglio caldamente di attenersi.
VACCINI
Il calendario vaccinale "PER LA VITA 2014"
è proposto dalle società scientifiche :
SItI Società Italiana di Igiene , Medicina Preventiva e Sanità Pubblica
SIP Società Italiana di Pediatria
FIMP Federazione Italiana Medici Pediatri
FIMMG Federazione Italiana Medici di Medicina Generale
Certamente si tratta di un calendario complesso e non tutte le vaccinazioni sono proposte in forma attiva e gratuita dalle regioni, pur tuttavia, viene sostenuto dal professore Pasquale Macrì, primario di Medicina Legale dell' ospedale di Arezzo ,"Il pediatra di libera scelta deve perseguire come più alta finalità il migliore interesse del paziente; pertanto l'atto prescrittivo deve essere indipendente ed improntato alle migliori conoscenze scientifiche.....
Il pediatra dovrà prescrivere ....la profilassi maggiormente idonea alla tutela ed all'integrità della salute del proprio paziente" indipendentemente dalle modalità erogative delle Aziende delle regioni.
IN ALTRE PAROLE QUESTE SONO LE INDICAZIONI UFFICIALI DELLE SOCIETA' SCIENTIFICHE SUI VACCINI.
LE REGIONI NON OFFRONO TUTTO GRATUITAMENTE.
COMUNQUE IL MIO DOVERE E' INFORMARE SU QUELLO CHE LE SOCIETA' SCIENTIFICHE RACCOMANDANO,
e quindi procediamo .....
Sigle e note del calendario:
Schede dei vaccini proposti:
E' un calendario certamente impegnativo.
Ricordo che
Le vaccinazioni obbligatorie per legge sono: antidifterica (Legge del 6 giugno 1939 n. 891 – Legge del 27 aprile 1981 n. 166); antitetanica (Legge del 20 marzo 1968 n. 419); antipoliomielitica (Legge del 4 febbraio 1966 n. 51); antiepatitevirale B (Legge del 27 maggio 1991 n. 165).
Non esiste però la vaccinazione tetravalente ma viene praticata una esavalente (che aggiunge anche Haemophilus influenzae tipo b e Pertosse).
Tutte le altre sono volontarie, anche se il Sistema sanitario nazionale ne incentiva l’uso e, per alcune, garantisce la gratuità.
Se un genitore si rifiuta di far vaccinare il figlio, verrà chiamato per un colloquio informativo presso la ASL di appartenenza. Un tempo i bambini non vaccinati non potevano frequentare le scuole e i genitori venivano segnalati ai Tribunali dei minori per una verifica dell’idoneità genitoriale. Oggi, al momento, non è più così. Il rifiuto non compromette la scolarità del bambino, anche se il genitore verrà richiamato periodicamente dalle autorità sanitarie nella speranza che abbia cambiato idea. Al compimento del diciottesimo anno di età, il ragazzo non vaccinato verrà invitato ad attuare di sua spontanea volontà le misure di prevenzione.
Le vaccinazioni sono pericolose?
La vaccinazione rappresenta un atto di natura medica, di esecuzione pratica relativamente semplice da eseguirsi sotto la diretta responsabilità di un medico e assicurando l'immediata disponibilità di alcuni presidi essenziali di pronto intervento quali, ad esempio, cortisonici e adrenalina. Pertanto, i vaccini sono sicuri se somministrati da personale qualificato rispettando norme di buona pratica (uso di vaccini conservati in modo appropriato, utilizzazione di siringhe sterili e monouso, rispetto delle vie e delle sedi di inoculazione prescritte) e tenendo conto di eventuali circostanze che possano controindicare, in maniera definitiva o temporanea, la vaccinazione. I vaccini utilizzati in Italia sono farmaci che rispettano le norme di produzione nazionali ed internazionali; inoltre ogni lotto di vaccino registrato e commercializzato in Italia viene sottoposto a controlli di sicurezza ed efficacia da parte dell'Istituto Superiore di Sanità.
E' buona norma rimandare la vaccinazione in caso di malattie febbrili acute e in caso di gravidanza. Affezioni minori, quali raffreddori ed altre infezioni delle vie aeree superiori, non costituiscono controindicazioni, anche temporanee, alle vaccinazioni, così come non è necessario rimandare le vaccinazioni in caso di trattamenti con cortisonici per uso locale o per uso sistemico a basso dosaggio, e in caso di affezioni cutanee quali dermatosi, eczemi, infezioni cutanee localizzate. Al contrario, molti stati patologici sono erroneamente ritenuti delle controindicazioni, rappresentando invece delle indicazioni assolute ed immediate per alcuni vaccini.
Il 20 ottobre in un incontro tra regioni e ministero si discuterà il piano nazionale vaccini .
In primo piano le strategie per fermare il calo delle vaccinazioni, già scese sotto i limiti di sicurezza, anche puntando sul senso di responsabilità degli operatori sanitari, che in caso di inadempienza rischiano sanzioni.
il Piano vaccinale del ministero prevedrebbe "azioni di deterrenza e disciplina etica e professionale nei confronti dei medici e degli operatori infedeli che non raccomandano o sconsigliano la vaccinazione".
Queste notizie sono state diramate, smentite e poi riconfermate e si prevederebbe che se un medico volesse suggerire, in scienza e coscienza, di evitare una particolare vaccinazione, potrebbe essere passibile di procedimento disciplinare fino alla radiazione dall'albo!
Significa che lo Stato, o chi per esso, si arrogherebbe il diritto di una certezza sanitaria proponendola come un obbligo.
Per come è stata segnalata, la situazione sarebbe di estrema gravità ed obbligherebbe ad azioni di tutela e di difesa dei diritti fondamentali dell'uomo, non solo del medico.
Altre fonti ministeriali, confermano nel Piano "qualcosa di coercitivo" che spinga i genitori a vaccinare i propri figli - pena l'esclusione dalla scuola - ,e riferiscono che da più Regioni è arrivata proprio la proposta di sanzionare medici e pediatri che sconsigliano le vaccinazioni.
il Piano vaccinale del ministero prevedrebbe "azioni di deterrenza e disciplina etica e professionale nei confronti dei medici e degli operatori infedeli che non raccomandano o sconsigliano la vaccinazione".
Queste notizie sono state diramate, smentite e poi riconfermate e si prevederebbe che se un medico volesse suggerire, in scienza e coscienza, di evitare una particolare vaccinazione, potrebbe essere passibile di procedimento disciplinare fino alla radiazione dall'albo!
Significa che lo Stato, o chi per esso, si arrogherebbe il diritto di una certezza sanitaria proponendola come un obbligo.
Per come è stata segnalata, la situazione sarebbe di estrema gravità ed obbligherebbe ad azioni di tutela e di difesa dei diritti fondamentali dell'uomo, non solo del medico.
Altre fonti ministeriali, confermano nel Piano "qualcosa di coercitivo" che spinga i genitori a vaccinare i propri figli - pena l'esclusione dalla scuola - ,e riferiscono che da più Regioni è arrivata proprio la proposta di sanzionare medici e pediatri che sconsigliano le vaccinazioni.
L'ipotesi, dunque, pur essendo senza paternità, è comunque sul tavolo del confronto sul Piano nazionale sui vaccini, che sarà discusso il 20 ottobre al vertice tra Regioni e ministero della Salute.
La materia è in evoluzione e si tenta di addossare ai medici la responsabilità di "obbligare" a vaccinare tutti, a pena di sanzioni e radiazioni dall'albo.
Questa è una moda a cui ci stiamo abituando.
Per esempio ultimamente:
l’imminente entrata in vigore del provvedimento che impone sanzioni da 100 a 50 mila euro in caso di omessa, tardiva o errata trasmissione dei dati !
Questo è quanto previsto dal dlgs 158/2015 (art. 23), che interviene modificando il dlgs sulla semplificazione fi scale, che ha introdotto a sua volta la dichiarazione 730 precompilata, i cui effetti saranno però reali soltanto dal 2017, come indicato dall’entrata in vigore della norma all’articolo 32 del dlgs 158/2015.
Il provvedimento riguarda le aziende sanitarie locali, le aziende ospedaliere, gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, i policlinici universitari, le farmacie, pubbliche e private, i presidi di specialistica ambulatoriale, le strutture per l'erogazione delle prestazioni di assistenza protesica e di assistenza integrativa, gli altri presidi e strutture accreditati per l'erogazione dei servizi sanitari e gli iscritti all'Albo dei medici chirurghi e degli odontoiatri, che dovranno inviare al Sistema tessera sanitaria, i dati relativi alle prestazioni erogate nel 2015, ai fini della loro messa a disposizione dell'Agenzia delle entrate.
ed anche
il cosiddetto DECRETO TAGLIA ESAMI :
Questo è quanto previsto dal dlgs 158/2015 (art. 23), che interviene modificando il dlgs sulla semplificazione fi scale, che ha introdotto a sua volta la dichiarazione 730 precompilata, i cui effetti saranno però reali soltanto dal 2017, come indicato dall’entrata in vigore della norma all’articolo 32 del dlgs 158/2015.
Il provvedimento riguarda le aziende sanitarie locali, le aziende ospedaliere, gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, i policlinici universitari, le farmacie, pubbliche e private, i presidi di specialistica ambulatoriale, le strutture per l'erogazione delle prestazioni di assistenza protesica e di assistenza integrativa, gli altri presidi e strutture accreditati per l'erogazione dei servizi sanitari e gli iscritti all'Albo dei medici chirurghi e degli odontoiatri, che dovranno inviare al Sistema tessera sanitaria, i dati relativi alle prestazioni erogate nel 2015, ai fini della loro messa a disposizione dell'Agenzia delle entrate.
ed anche
il cosiddetto DECRETO TAGLIA ESAMI :
Sono 208 le prestazioni sanitarie inappropriate: dalla risonanza magnetica all'estrazione dei denti, fino agli esami per il colesterolo. Una spesa di 13 miliardi di euro l'anno che andrebbe così abolita. Il testo prevede che l'erogabilità venga giustificata dal medico, pena una sanzione pecuniaria, in condizioni ben precise: ad esempio per vulnerabilità sociale, per cui il paziente non può pagare una prestazione, o per la presenza di malattie oncologiche. «Si tratta – tuona Massimo Cozza, Fp Cgil medici - di un meccanismo che rischia di rompere il rapporto tra medici e cittadini».
In pratica si assiste ad un clima di "caccia alle streghe" nei confronti dei medici .
”Se verrà in qualche modo confermata la sanzione per i medici, replicano dal canto loro i camici bianchi di Roma, sarà respinta senza se e senza ma da tutta la categoria, poiché sarebbe l’ennesima dimostrazione di una vera e propria caccia alle streghe attuata nei nostri confronti”. Roberto Lala, presidente dell’Ordine dei medici di Roma, ricorda inoltre che ”il malcontento della nostra categoria era già ai massimi livelli a seguito del decreto sull’appropriatezza delle prescrizioni. Ora questa nuova prospettata aggiunta di sanzioni è veramente capace di far saltare il coperchio a una pentola in ebollizione da troppo tempo”. Stessa reazione del Codacons che va oltre e per bocca del suo Presidente Carlo Rienzi si dice ”pronto ad una raffica di denunce contro le vaccinazioni di massa” e si chiede se SIA GIUSTO OBBLIGARE ALLA VACCINAZIONE ANCHE CHI NON VUOLE
Dovrebbe essere ancora in vigore l'articolo 32 della Costituzione :
La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.
Sempre tutelato dalla Costituzione dovrebbe ancora essere il diritto allo studio e la frequenza obbligatoria (cosiddetta "scuola dell'obbligo") per garantire a tutti uno standard culturale minimo; essa, inoltre, è gratuita per consentire l'accesso generalizzato, senza alcuna discriminazione di ordine sociale.L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita
Questi sono i fatti .
Io, come medico convenzionato, faccio presente ai miei pazienti della opportunità, e dell'obbligatorietà (di quelle contro difterite, poliomelite, tetano ed epatite virale B) delle vaccinazioni.
Informo della difficile reperibilità dei vaccini singoli obbligatori.
Sebbene non tutte siano gratuite, sottolineo il fatto che le società scientifiche di riferimento hanno formulato il calendario vaccinale sopra riportato, ed a quello consiglio caldamente di attenersi.
Informo comunque che, AL MOMENTO ATTUALE,
Nessuno può imporre le vaccinazioni con la forza.
In Italia non è più prevista la sospensione della patria potestà per i genitori che rifiutano di vaccinare i propri figli per scelta consapevole.
Le leggi prevedono due iter sanzionatori, separati l’uno dall’altro.
1- La sanzione amministrativa, cioè una multa che è emessa dall’ASL, contro la quale si può fare ricorso al Sindaco (tranne che nelle regioni a Statuto Speciale). Il Sindaco può accogliere il ricorso o rigettarlo. Se l'iter procede, si può ricorrere al Giudice di Pace competente. L’importo della multa è di 200 euro. Sono poche le provincie e le regioni che continuano a erogare questa sanzione. La provincia di Bolzano è la capofila, ma con scarso successo, poiché le coperture vaccinali sono più basse che in altre realtà dove le multe non sono corrisposte.
2- Il ricorso al Tribunale dei Minori: sempre l’Asl segnala la non avvenuta vaccinazione del bambino al Tribunale, che può decidere di non procedere, o di procedere con una “audizione” dei genitori, per conoscere le ragioni della loro decisione. Quello che è importante da definire è la motivazione della mancata vaccinazione: se si tratta di una scelta consapevole e informata (e non di trascuratezza o negligenza) i giudici, anche in assenza di normative regionali, non sanzionano la scelta dei genitori di non far vaccinare i figli.
Segnalo le sentenze della Suprema Corte di Cassazione, nelle quali si decreta che le vaccinazioni sono obbligatorie ma non coercitive (Sentenza n° 2424/196 del 12/12/1990 depositata il 26/02/1991 e Sentenza 928 del 11/06/1997 depositata il 3/07/1997). Ancora nel 2000 la Prima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha confermato la non coercizione delle vaccinazioni obbligatorie (depositata il 27/07/2000). Le successive pronunce della Corte di Cassazione (sempre più rare perché nel frattempo in pochissimi casi si è cercato di praticare le vaccinazioni forzatamente) sono dello stesso tenore.
Quello che succede nella pratica varia da Regione in Regione, da Asl ad Asl, e in queste da Distretto a Distretto. Il Veneto ha sospeso l’obbligo vaccinale per tutti i nuovi nati dall’1 gennaio 2008. Toscana, Piemonte, Emilia-Romagna, Lombardia, Marche, Umbria, Provincia Autonoma di Trento hanno annullato la possibilità di sanzionare gli obiettori e ammesso l’istituto del dissenso informato2 .
Le vaccinazioni obbligatorie sono solo quelle del primo anno: i cosiddetti richiami degli anni successivi sono in realtà facoltativi. L'ammissibilità dei bambini non vaccinati alla scuola dell'obbligo è un diritto sancito da una Legge, la 355 del 1999. Il diritto all'istruzione è prioritario rispetto all'obbligatorietà. E’ esteso anche alle altre comunità infantili, come asilo-nido o scuole materna.
Nessuno può imporre le vaccinazioni con la forza.
In Italia non è più prevista la sospensione della patria potestà per i genitori che rifiutano di vaccinare i propri figli per scelta consapevole.
Le leggi prevedono due iter sanzionatori, separati l’uno dall’altro.
1- La sanzione amministrativa, cioè una multa che è emessa dall’ASL, contro la quale si può fare ricorso al Sindaco (tranne che nelle regioni a Statuto Speciale). Il Sindaco può accogliere il ricorso o rigettarlo. Se l'iter procede, si può ricorrere al Giudice di Pace competente. L’importo della multa è di 200 euro. Sono poche le provincie e le regioni che continuano a erogare questa sanzione. La provincia di Bolzano è la capofila, ma con scarso successo, poiché le coperture vaccinali sono più basse che in altre realtà dove le multe non sono corrisposte.
2- Il ricorso al Tribunale dei Minori: sempre l’Asl segnala la non avvenuta vaccinazione del bambino al Tribunale, che può decidere di non procedere, o di procedere con una “audizione” dei genitori, per conoscere le ragioni della loro decisione. Quello che è importante da definire è la motivazione della mancata vaccinazione: se si tratta di una scelta consapevole e informata (e non di trascuratezza o negligenza) i giudici, anche in assenza di normative regionali, non sanzionano la scelta dei genitori di non far vaccinare i figli.
Segnalo le sentenze della Suprema Corte di Cassazione, nelle quali si decreta che le vaccinazioni sono obbligatorie ma non coercitive (Sentenza n° 2424/196 del 12/12/1990 depositata il 26/02/1991 e Sentenza 928 del 11/06/1997 depositata il 3/07/1997). Ancora nel 2000 la Prima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha confermato la non coercizione delle vaccinazioni obbligatorie (depositata il 27/07/2000). Le successive pronunce della Corte di Cassazione (sempre più rare perché nel frattempo in pochissimi casi si è cercato di praticare le vaccinazioni forzatamente) sono dello stesso tenore.
Quello che succede nella pratica varia da Regione in Regione, da Asl ad Asl, e in queste da Distretto a Distretto. Il Veneto ha sospeso l’obbligo vaccinale per tutti i nuovi nati dall’1 gennaio 2008. Toscana, Piemonte, Emilia-Romagna, Lombardia, Marche, Umbria, Provincia Autonoma di Trento hanno annullato la possibilità di sanzionare gli obiettori e ammesso l’istituto del dissenso informato2 .
Le vaccinazioni obbligatorie sono solo quelle del primo anno: i cosiddetti richiami degli anni successivi sono in realtà facoltativi. L'ammissibilità dei bambini non vaccinati alla scuola dell'obbligo è un diritto sancito da una Legge, la 355 del 1999. Il diritto all'istruzione è prioritario rispetto all'obbligatorietà. E’ esteso anche alle altre comunità infantili, come asilo-nido o scuole materna.
La sensazione è che il Ministero tenda a difendere il vaccino "a prescindere" e questo atteggiamento rischia di perdere definitivamente la residua fiducia di coloro che, magari a torto, attribuiscono alle vaccinazioni anche colpe che non hanno.
Nei casi di genitori contrari a "tutte" le vaccinazioni , con pazienza e saggezza, magari si riesce ad arrivare ad un compromesso, a far vaccinare con qualche mese di ritardo , a far somministrare "almeno" l'antitetanica .
La imposizione dall'alto, il costringere il medico ad "obbligare" a TUTTE LE VACCINAZIONI a mio avviso peggiorerà in maniera irreversibile il problema.
Già alcuni colleghi minacciano di ricusare il bambino non vaccinato , perché se i genitori non seguono il suo consiglio allora vien meno il rapporto di fiducia.
Con le minacce di sanzioni e radiazioni ai medici, tale atteggiamento rischia di diffondersi.
Il piccolo troverà sbarrate oltre alla porta della scuola materna anche quella del pediatra ?
Se il Ministero minimizza e serie ricerche scientifiche confermano, qualche spunto critico può nascere.
Nei casi di genitori contrari a "tutte" le vaccinazioni , con pazienza e saggezza, magari si riesce ad arrivare ad un compromesso, a far vaccinare con qualche mese di ritardo , a far somministrare "almeno" l'antitetanica .
La imposizione dall'alto, il costringere il medico ad "obbligare" a TUTTE LE VACCINAZIONI a mio avviso peggiorerà in maniera irreversibile il problema.
Già alcuni colleghi minacciano di ricusare il bambino non vaccinato , perché se i genitori non seguono il suo consiglio allora vien meno il rapporto di fiducia.
Con le minacce di sanzioni e radiazioni ai medici, tale atteggiamento rischia di diffondersi.
Il piccolo troverà sbarrate oltre alla porta della scuola materna anche quella del pediatra ?
Se il Ministero minimizza e serie ricerche scientifiche confermano, qualche spunto critico può nascere.
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