Dal sito dell' Ospedale Pediatrico BAMBINO GESU' ho estratto e riassunto le informazioni più utili riguardo ad un problema molto comune nei bambini : IL MAL DI PANCIA
E' possibile, anzi molto consigliabile, consultare direttamente tale risorsa, attraverso il seguente link
Il mal di pancia può avere molte cause perché, all’interno dell’addome, sono presenti numerosi organi che possono causare dolore.
E' un sintomo che preoccupa i genitori che pensano subito ad un problema chirurgico.
Fortunatamente spesso si tratta di un fenomeno che si risolve in poche ore, senza nessun tipo di intervento, ma non va mai banalizzato.
Nel caso di insorgenza acuta della sintomatologia è molto importante considerare l’età del bambino
IVU* = INFEZIONE DELLE VIE URINARIE
Torsione annessi ** = : Torsione delle ovaie, del funicolo spermatico o degli annessi testicolari.
Spesso i bambini, specie quando sono piccoli, non sanno dire quale sia esattamente la parte dolorante, per cui anche capire la causa del dolore è spesso molto complicato. Importante è capire intensità del dolore, la persistenza e la sua localizzazione
Se compaiono febbre o vomito, è importante escludere che si tratti di un’appendicite acuta,
che richiede invece l'intervento chirurgico.
Nella prima infanzia le malattie chirurgiche sono frequenti prima dei 2 anni, sono quasi assenti tra i 2 e i 5 anni, per poi tornare ad avere una maggiore incidenza dopo i 5 anni.
In particolare, fino ai 2 anni sono rappresentate quasi esclusivamente dalle invaginazioni intestinali, e dopo i 5 dalle appendiciti.
Il mal di pancia ricorrente:
Il bambino con dolori addominali ricorrenti salta giorni di scuola, assume farmaci, è sottoposto a tante visite mediche.
Molto frequentemente la causa è un disagio emotivo che il bambino non sa esprimere a parole.
Parlare con il corpo è normale nella prima infanzia,solo con la crescita e il sostegno dell’adulto, sia apre gradualmente la strada ad un processo di elaborazione mentale degli affetti e delle emozioni.
E comunque, anche negli adulti, l’intestino, pur avendo solo un decimo dei neuroni del cervello, lavora in modo autonomo, ed aiuta a fissare i ricordi legati alle emozioni.
Ha un ruolo fondamentale nel segnalare gioia e dolore.
E non a caso le cellule dell’intestino producono il 95% della serotonina, il neurotrasmettitore del benessere“
Eventi stressanti, quali difficoltà nella coppia coniugale, lutti recenti, preoccupazioni per la salute propria o dei familiari, problemi a scuola o con i compagni possono essere alla base di un disagio che si esprime con frequente dolore addominale.
In tali casi è facile trovare anche altri sintomi, attuali o pregressi, quali cefalea, tic, stipsi, disturbi del sonno.
I mal di pancia possono essere anche come un modo "non verbale" di richiedere attenzione.
Molto spesso anche i genitori dei bambini con DAR ( Dolori Addominali Ricorrenti) soffrono essi stessi di sintomi ipocondriaci, ansia e tendenza alla somatizzazione delle emozioni, come se vi fosse una sorta di “linguaggio familiare”che passa attraverso il somatico.
Comunque è sempre necessario non minimizzare il dolore del bambino con DAR (il dolore esiste anche quando la sua origine è psichica!).
Ma è importante che i genitori cerchino di individuare, comprendere e lavorare sul significato che il sintomo ha per il proprio figlio, e scoprire quale possa essere il “vantaggio secondario” che ne trae, aiutandolo a trovare un modo nuovo per esprimere il suo disagio e le sue emozioni.
Circa il 10-15% dei bambini in età scolare e adolescenziale soffre di.
sindrome del
colon irritabile , un disordine
gastrointestinale funzionale cioè non determinato da una vera malattia.
Deriva da una alterata relazione tra cervello e
intestino, che è considerato attualmente come il “secondo
cervello” del nostro organismo. Anche le alterazioni della flora
batterica intestinale possono avere un ruolo nella comparsa dei
disturbi caratteristici della sindrome.
I sintomi
fondamentali del colon irritabile sono il dolore addominale e le
alterazioni dell’alvo che possono andare dalla stipsi alla
diarrea. Possono contribuire alla sua insorgenza i disordini
dietetici (scarso apporto di fibre negli stitici; eccesso di
sorbitolo o fruttosio in quelli con diarrea) e i fattori psicologici
e sociali (i genitori a volte descrivono il loro bambino come un po’
“ansioso”; i bambini più grandi e gli adolescenti, invece, a
volte riferiscono che i sintomi peggiorano durante i periodi di
stress emotivo).
COME SI CURA IL
COLON IRRITABILE
La prima terapia è la conferma della diagnosi e la
rassicurazione del bambino e del genitore. A seguire si dovrà
impostare un piano dietetico e terapeutico.
Norme
dietetiche e terapeutiche generalmente valide:
- • Introduzione di una adeguata quantità di fibre nella dieta (1g/Kg o 5 g/die) e riduzione dell’apporto in lattosio.
- • In casi selezionati e su prescrizione medica, cambiamento della dieta con apporto ridotto e controllato di alcuni particolari tipi di carboidrati (i cosiddetti FODMAPs acronimo inglese che indica oligosaccaridi fermentabili, disaccaridi, monosaccaridi e polioli).
- • Somministrazione periodica di probiotici (i cosiddetti fermenti lattici), che possono fornire qualche beneficio (soprattutto il Lactobacillus GG).
- • In alcuni casi anche il ricorso alla ipnoterapia e alla terapia comportamentale ha fornito dei risultati incoraggianti.
Contrariamente a quanto spesso si crede le "ALLERGIE" e le così famose "INTOLLERANZE" NON sono tra le cause più frequenti di dolore addominale. Inutile, di solito, spender tempo e soldi per eseguire test a volte molto "suggestivi" e costosi-
In alcuni casi è opportuno praticare, senza fare necessariamente esami o test una "intelligente"
riduzione dei cosiddetti FODMAPs ma, questo, soprattutto nel bambino va assolutamente concordato con il medico
Quali sono i cibi ricchi di FODMAP ?
latte, yogurt, formaggi freschi e molli,
alimenti a base di farina bianca e integrale
legumi, ceci, lenticchie, fagioli, fave, cipolle, aglio, asparagi, carciofi, cavolfiori, verze, cicoria, funghi, radicchio
brodi già pronti e miele.
frutta tipicamente estiva come albicocche, anguria, ciliegie, fichi, nespole, pesche, prugne, oltre alla frutta secca.
birra, caffè d’orzo, succhi e sciroppi.
Adottando temporaneamente questa dieta si dovrebbero evitare test d’intolleranza alimentare di dubbia validità, farmaci miracolosi spesso “specchietti per allodole”, regimi alimentari assurdi che rischiano di causare gravi stati carenziali.