E' utile trattare bambini sani con la varicella ?
La questione è ormai datata, ma periodicamente sono pubblicati studi che approfondiscono i vari aspetti.Segnalo : ACP
e dal sito http://www.ducciopa.it :
Il trattamento farmacologico della varicella nel bambino sano NON è indicato:infatti, nell'ospite sano, la moltiplicazione virale dura solo 72 ore dall'inizio dell'esantema. La somministrazione di aciclovir entro 24 ore dall'inizio dell'esantema determina pertanto solo una modesta diminuzione dei sintomi. Pertanto l'uso dell' aciclovir orale può essere preso in considerazione nei casi a rischio di forme gravi o moderate.
Volendo schematizzare potremmo
ritenere giustificato l'uso dell'aciclovir nei seguenti casi:
se è presente febbre all'esordio della
varicella (di qualsiasi entità)
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se l'esantema varicelloso appare grave
già in prima giornata
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se il paziente ha un'età inferiore ad
1 anno o oltre i 10 anni
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se si tratta di un secondo caso in
famiglia
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se il bambino è affetto da dermatite
atopica
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sicuramente se è presente
immunodeficienza congenita o acquisita (compreso pertanto i bambini che,per
qualunque ragione,
hanno assunto terapia cortisonica per via generale o locale) |
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bambini con malattie polmonari
croniche (quindi chi soffre di asma specialmente se esegue profilassi con
steroidi per areosol)
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bambini trattati con aspirina (per
evitare la sindrome di Reye)
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In questi casi,quindi,anche nel
bambino sano, è utile somministrare l'aciclovir:il trattamento va iniziato non
oltre le 48 ore (direi, meglio entro le 24 ore) dall'esordio della malattia alla
dose di 1 ml/kg/die da assumere ogni 6 ore (stando bene attenti a rispettare gli
orari!) e per 5 giorni.
Profilassi della varicella
La
.PREVENZIONE.
della varicella può essere tentata in vari modi. Esiste,infatti,
Una prevenzione farmacologica ottenuta
somministrando l'aciclovir subito dopo il contagio
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Una prevenzione immunologica ottenuta
attraverso
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La prevenzione farmacologica con l'aciclovir
Non c'è univocità di consensi sull'uso dell'aciclovir nella prevenzione della varicella. La letteratura anglosassone,infatti,non la considera una strategia terapeutica valida. Tuttavia,varie esperienze cliniche (Kumagai T. et al. 1999) sembrano dimostrare l'utilità della somministrazione dell'aciclovir nella prevenzione della varicella.
A chi fare la prevenzione con aciclovir ? A quelli nei quali la varicella potrebbe essere un evento rischio . In particolare nei primi mesi di vita, (direi ,meglio, per tutto il primo anno), negli adolescenti e negli adulti e in tutti i soggetti, suscettibili al virus VZ,che siano affetti da malattie croniche. L'impegno, dopo l'uso dell'aciclovir, dovrebbe essere quello di vaccinare contro la varicella il soggetto (salvo i lattanti che non possono essere vaccinati prima dei 12 mesi di vita) in tempi successivi.
Una situazione critica che spesso si presenta è quella rappresentata dal lattante il cui fratello più grande ha contratto la varicella. In questo caso è necessario agire su 2 fronti:curare la varicella nel bambino più grande nel tentativo di accorciarne i tempi di malattia e somministrare al secondogenito - lattante - l' aciclovir PRIMA che questo sviluppi la malattia.Quando e come dare l'aciclovir in profilassi ? Le metodiche di somministrazione sono sostanzialmente 2:a) nei primi giorni dopo il contagio, seguita a distanza, quando se ne giudichi la necessità, della vaccinazioneb) dopo 7-9 giorni dal contagio, perché in tal modo non solo possiamo prevenire la malattia, ma possiamo anche permettere l'acquisizione di un'immunità attiva che dura tutta la vita.Questa ultima metodica ,in teoria,darebbe il risultato migliore. Purtroppo,però,spesso non è efficace e si rischia così di contrarre ugualmente la varicella.
Per concludere diciamo che, quando è necessario eseguire una prevenzione della varicella, si somministra,il prima possibile,l'aciclovir alla dose di 1 ml/kg/die e per un periodo di almeno 10 giorni. La prevenzione va completata con la somministrazione del vaccino vivo attenuato appena questo sia eseguibile.