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lunedì 24 marzo 2014

Vaccini ed Autismo




Ecco come sviluppa l'argomento il sito Dott.Net ( a cui possono accedere per intero solo i professionisti)

L'Organizzazione Mondiale della Sanità: 
Dopo l'iniziativa della Procura di Trani è scoppiato il caso. Secondo L'Oms, che lo scorso settembre ha emesso un comunicato esplicativo, “Non c'è un legame tra vaccini e autismo”, come si legge nel vademecum pubblicato sul suo sito. 
Tuttavia l'indagine avviata dalla Procura di Trani riaccende i riflettori su tale questione.
Già nel 2012 un'altra sentenza, del tribunale di Rimini, aveva condannato il ministero della Salute a risarcire una famiglia in cui un bimbo avrebbe sviluppato la malattia proprio a seguito dell'immunizzazione.
Una correlazione, quella tra vaccinazioni e autismo o altre malattie, negata però dal mondo scientifico e dall'Oms: ''I dati epidemiologici disponibili non mostrano nessuna evidenza di correlazione tra il vaccino trivalente per morbillo, rosolia e parotite e l'autismo, e lo stesso vale per ogni altro vaccino infantile - sottolinea l'Oms -. Studi commissionati dall'Oms hanno inoltre escluso ogni associazione con gli adiuvanti al mercurio usati in alcune formulazioni''.

A suggerire un legame furono alcuni studi pubblicati dal medico inglese Andrew Wakefield nel 1998 su riviste come Lancet e il British Medical Journal, che indagini successive hanno dimostrato essere falsi, tanto da meritare il 'ritiro ufficiale' da parte degli organi scientifici. 
Questi stessi studi sono i più citati dai vari movimenti contro i vaccini che proliferano soprattutto su Internet. Il vademecum dell'Oms rileva inoltre come la prevalenza della malattia sia di un caso ogni 160, parlando però più correttamente di 'disordini dello spettro autistico' per sottolineare che si tratta in realtà di una serie di malattie diverse. Ancora poco, conferma l'Oms, si sa delle cause, ma le evidenze scientifiche suggeriscono che vari fattori genetici e ambientali possono influire. 
Società di Pediatria:
La ''paura'' di una correlazione tra il vaccino trivalente non obbligatorio contro morbillo, parotite e rosolia (Mpr) e l'insorgenza dell'autismo è ''assolutamente immotivata'', sbotta Giovanni Corsello, presidente della Sip:
''Non c'è alcuna prova scientifica che metta in correlazione autismo e vaccinazioni. Studi sono stati fatti e altri studi sono in corso - spiega Corsello - e non hanno evidenziato alcun legame''. Al contrario, sottolinea, ''il fatto che alcuni diano come acquisita una correlazione che scientificamente non è provata rischia di ridurre le copertura vaccinali, con il pericolo concreto che possano riemergere malattie gravi ad oggi quasi scomparse''. Proprio tali paure, denuncia il presidente Sip, ''negli ultimi due anni hanno portato ad una riduzione della copertura vaccinale per il morbillo, e questo ci preoccupa poichè, se la copertura scende sotto il livello del 90-95% della popolazione, aumenta il pericolo di epidemie''. 

Ma il pericolo ulteriore è che, ''per un effetto di 'trascinamento' - avverte l'esperto - vengano penalizzate tutte le vaccinazioni, dimenticando che oggi queste rappresentano invece uno strumento di prevenzione insostituibile''. Il consiglio ai genitori è, dunque, di ''continuare a vaccinare i propri bambini con assoluta tranquillità''. 

Fondamentale tuttavia, rileva Corsello, è che il ministero della Salute ''dia un messaggio chiaro anche ai Tribunali, sul fatto che tale correlazione non è provata''. Proprio per informare l'opinione pubblica, ha quindi annunciato Corsello, ''insieme alla Società italiana di Igiene ed alla Federazione pediatri Fimp, avvieremo una campagna di sensibilizzazione sulle vaccinazioni, che partirà a breve, attraverso i nostri siti e la stampa nazionale, e chiederemo al ministero della Salute di essere partner nella campagna''. 

Il commento di Cittadinanzattiva: ''Seguiremo la vicenda da vicino e ci auguriamo che venga fatta luce il prima possibile, perché la questione'' dell'eventuale relazione tra vaccinazioni e autismo ''intercetta l'interesse di tutti i cittadini e non è la prima volta che finisce infatti innanzi ai giudici'', afferma Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva. 

''Ciò di cui si sente il bisogno - sottolinea Aceti - è avere certezze basate sulle evidenze scientifiche, e ci auguriamo quindi che la questione non venga lasciata solo alle iniziative di singoli magistrati, e che questa sia una occasione per fare chiarezza definitivamente sull'eventuale nesso di causalità tra questo vaccino e la sindrome da autismo.

E' urgente non lasciare le persone nell'incertezza, sia chi ha fatto la vaccinazione ai propri figli che quelli che dovranno fare una scelta consapevole, conoscendo sia i rischi del sottoporsi alla vaccinazione che quelli legati alla mancata vaccinazione''. 

''Ci auguriamo che il ministero della Salute e le diverse istituzioni sanitarie coinvolte - conclude Aceti - mettano in campo tutte le azioni necessarie, attivando tempestivamente la comunità scientifica, e chiediamo al ministero un impegno sulla corretta informazione ai cittadini, ricordando comunque che la vaccinazione è uno strumento importante di tutela della salute pubblica''.