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venerdì 11 gennaio 2013

è di nuovo tempo di "BRONCHIOLITE"


Molti lattanti, in queste settimane, sono affetti da sintomi respiratori infettivi.
Alcuni possono presentare tosse secca, difficoltà respiratoria più o meno marcata, respiro sibilante.
Si tratta della bronchiolite, una malattia virale provocata soprattutto dal VIRUS RESPIRATORIO SINCIZIALE (VRS)  che colpisce i bronchioli (le ultime ramificazioni dei bronchi, con un diametro inferiore al millimetro): la risposta infiammatoria all'infezione ne restringe il calibro , riducendo il flusso di aria nei polmoni e provocando un quadro clinico di tipo asmatico.
Il VRS è particolarmente resistente ai comuni antisettici e, come tutti i virus, non è debellato dagli antibiotici , che vanno adoperati solo su parere medico se c'è il ragionevole sospetto di una complicanza batterica.
Di solito, le epidemie si verificano durante l'inverno e i bambini maggiormente a rischio sono quelli entro il primo mese di vita che, pur avendo ricevuto anticorpi dalla madre attraverso la placenta, possono facilmente contrarre il virus se esposti al contagio.
La gravità della bronchiolite è tanto maggiore quanto minore è l'età del neonato colpito; infatti, l'infezione è severa quando interessa un neonato prematuro o bambini con malattie pre-esistenti (malformazioni cardiache, polmonari, alterazioni del sistema immunitario, ecc.).

Altri fattori che aumentano il rischio per i bambini piccoli, sono le condizioni ambientali sfavorevoli quali  la presenza in casa di altri bambini in età scolastica, in quanto possibili portatori del virus,

 il fumo passivo .


e la frequenza di locali chiusi ed affollati ( centri commerciali )



I sintomi iniziali sono comuni al raffreddore e piuttosto lievi.
Dopo qualche giorno possono presentarsi difficoltà respiratorie più gravi che possono anche compromettere anche in modo serio il generale stato di salute del bambino.

Ciò non è dovuto al fatto che il raffreddore "è stato curato male",  che il bambino "non è stato preso in tempo",  che "il muco è sceso nei polmoni" ma proprio al fatto che  il VRS determina, a volte in alcuni pazienti , il quadro clinico descritto, indipendentemente dalle terapie intraprese prima, che non influenzano il decorso.

E' quindi inutile ed inopportuno, trattare "sempre" il raffreddore con cortisonici e broncodilatatori, che si rivelano efficaci solo in presenza di broncoostruzione.



Del problema ho trattato circa un anno addietro, ed invito a visitare il relativo post, cliccando l'immagine sottostante:


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