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martedì 31 gennaio 2012

Risparmiare sulla pelle dei bambini ?

...e dopo il taglio delle pensioni tocca alla sanità.

Si comincia con i bambini, ai quali sarà assicurato il pediatra solo fino ai 6 anni, cosi' come prevede la proposta avanzata in sede tecnica dalla Regioni nella bozza di riordino delle cure primarie in vista del prossimo Patto per la Salute.
  
Nella proposta sotto accusa, al punto 10 del capitolo cure primarie, si legge che «l’assistenza della Pediatria di libera scelta non è garantita in modo uniforme su tutto il territorio nazionale» e che «vanno quindi modificate le norme convenzionali che regolano i parametri relativi agli assistiti in carico, prevedendo di assegnare ai Pls unicamente i bambini da 0 a 6 anni».





























L' assistenza pediatrica  appare quindi  a rischio.
Attualmente esiste una fitta rete di pediatri territoriali.  Il loro numero però è destinato a calare.

Una recente indagine della Società Italiana di Pediatria, la progressiva riduzione di pediatri, già in atto dal 2010, porterà dagli attuali 15 mila professionisti ai 12 mila nel 2020, che scenderanno a quota 8000 nel 2025.

Già a partire dal 2015, i pediatri disponibili per l'assistenza primaria ai bimbi italiani diminuiranno in modo drastico in quanto una grande quota di questi andrà in pensione e dato che  l'accesso alle scuole di specializzazione prevede il numero chiuso, non sarà possibile assicurare il turn over.  

 Insomma  non ci sarà numero sufficiente di nuovi specialisti pediatri che possano sostituire quelli che andranno in pensione perchè non è stata fatta una programmazione intelligente per gli ingressi nelle scuole di specializzazione di pediatria.

Invece di correggere la programmazione sbagliata che è stata fatta. aumentando il numero di posti disponibili in specialità, e saremmo ancora in tempo, si preferisce tagliare
 
La soluzione proposta dal governo non è quella logica di formare da subito più pediatri, ma quella di fermare l'assistenza pediatrica a 6 anni, affidando le cure da 7 anni in poi al medico di medicina generale.

E' una soluzione che non fa risparmiare il SSN perchè la differenza di quota capitaria tra bambino affidato al pediatra  o al MMG è modesta, ed è prevedibile un incremento nei ricoveri e nei ricorsi al Pronto Soccorso Pediatrico.

Aumenterà, per chi potrà permetterselo, il ricorso al pediatra a pagamento, a spese delle famiglie.

Soluzione pessima,  a tutto danno della salute dei bambini e senza reale vantaggio per le casse dello stato.


1 commento:

  1. AGGIORNAMENTO DELLA SITUAZIONE :

    (DIRE - Notiziario Minori) Roma, 31 gen. - Il ministero della Salute "in relazione a nuove notizie e a commenti che attribuiscono al ministro della Salute, Renato Balduzzi, iniziative e opinioni circa la necessita' di ridimensionare l'assistenza pediatrica di base ai soli bambini sotto i 6 anni, e' costretto di nuovo a ribadire che il ministro e gli organi tecnici del ministero mai hanno preso in considerazione un'enormita' di tal genere". È quanto si legge in una nota.

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